DAL MURO DI CA’ DEL POGGIO ALLA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA: UNO SPETTACOLO VERTICALE SULLE STRADE DELLA STORIA

San Pietro di Feletto (TV), 04 maggio 2019 – Uno spettacolo verticale. Per quelli che ogni giorno affrontano il Muro di Ca’ del Poggio spinti dalla passione per la bicicletta. E per quelli che il 31 maggio parteciperanno, da ciclisti o da spettatori, alla 19^ tappa del Giro d’Italia, che unirà Treviso e San Martino di Castrozza.

La salita simbolo della terra del Prosecco e i 66 chilometri trevigiani della 102^ edizione della Corsa Rosa sono stati protagonista di una serata evento che a Ca’ del Poggio Ristorante & Resort ha acceso i riflettori su un territorio trevigiano che coniuga al meglio sport, cultura e spirito imprenditoriale.

L’essenza del Muro di Ca’ del Poggio è stata ben rappresentata dallo splendido cortometraggio ideato da Nazareno Balani e Alberto Stocco e realizzato con il contributo di Treviso Film Commission e il sostegno della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, rappresentati in sala rispettivamente da Alessandro Martini e Mario Pozza.

Nazareno Balani, storico regista del grande ciclismo in Rai, ha reso al meglio le “storie di vita e di viti” che si accompagnano lungo i 1150 metri della celebre salita. Balani ha scoperto il Muro di Ca’ del Poggio grazie al Giro d’Italia, e se n’è innamorato, cogliendo – ”al di là della bicicletta” – quale piccolo miracolo imprenditoriale e di ingegno si celi dietro la sinuosa ascesa tra i vigneti di San Pietro di Feletto.

Dopo un intermezzo dedicato al Giro E, la corsa su bici elettriche che il 31 maggio proporrà una partenza di tappa a Valdobbiadene, l’attenzione si è spostata su un “video-documentario” realizzato da Qdpnews.it, con la collaborazione di Pinarello, Astoria Wines e Gaerne, che ha proposto una ricognizione lungo i 66 chilometri trevigiani della 19^ tappa del Giro d’Italia. Protagonisti, i ciclisti professionisti Davide Cimolai e Sacha Modolo (presenti anche in sala, insieme ad Andrea Vendrame) e l’ex Marzio Bruseghin.

Un lungo tragitto, partito dall’azienda Pinarello, a Treviso, e arrivato sino in cima al Passo San Boldo, dove il Giro d’Italia incontrerà la storia, percorrendo la mitica Strada dei cento giorni, realizzata durante la Prima Guerra Mondiale dall’esercito austroungarico.

L’impegno dei ciclisti, come ha ben sintetizzato l’assessore regionale al Turismo Federico Caner, presente alla serata insieme a numerosi sindaci, imprenditori e appassionati, è l’impegno di un territorio che non si accontenta. E continua a salire, senza temere la fatica, puntando alla maglia rosa.