Il Governatore del Veneto sarà sul Muro per la sfida a cronometro che domani – sabato 16 giugno – decreterà il vincitore della corsa rosa. Stand enogastronomici, dj set, musica dal vivo e grandi ospiti del mondo sportivo per un evento da non perdere. Partenza alle 14.30 dall’antica Pieve di San Pietro di Feletto, arrivo in cima al Muro

San Pietro di Feletto (Treviso), 15 giugno 2018 – Giornata di vigilia per il gran finale del Giro d’Italia Under 23 che domani – sabato 16 giugno – vivrà il suo epilogo nella Marca: prima con la semitappa mattutina Conegliano-Valdobbiadene (72,8 km), poi con la spettacolare prova a cronometro, lunga 22,4 km e dalle caratteristiche inedite, che avrà il suo fulcro sul Muro di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto, dove sarà incoronato il vincitore della corsa a tappe per under 23 più importante d’Italia. Sul Muro di Ca’ del Poggio sarà una giornata memorabile, che coinvolgerà migliaia di appassionati e grandi nomi del mondo dello sport. Tra gli ospiti, anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia, colui che per primo ha creduto nel progetto di un Giro d’Italia Under 23 che, dopo essersi sviluppato, di tappa in tappa, lungo strade di Emilia Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto, si concludesse con una gara a cronometro sul Muro di Ca’ del Poggio, la salita simbolo delle colline del Prosecco. Sarà uno spettacolo da non perdere, accompagnato da una grande Festa rosa, aperta – a partire dalle 11.30 – a tutti gli appassionati. Alle 13.30 passerella promozionale con le squadre juniores del Team Nibali e del Gs Caneva Gottardo Giochi (Davide Aricò, Alessandro Del Pio, Filippo Fontana, Antonino La Motta, Stefano Mattiuz, Gianluca Morabito, Gabriele Raffa, Luca Salvador, Davide Triolo) che pedaleranno sui 22,4 km del percorso della prova a cronometro. Alle 14.30 il via della sfida contro il tempo. Poco prima delle 18, a Ca’ del Poggio, la premiazione del vincitore del Giro d’Italia Under 23.

LA GRANDE FESTA ROSA – La sfida contro il tempo che deciderà il Giro d’Italia Under 23 sarà accompagnata dalla Grande Festa Rosa che sabato 16 giugno, per tutta la giornata, animerà il Muro di Ca’ del Poggio. In attesa della partenza della gara a cronometro, prevista per le 14.30, il Giardino del Poggio accoglierà gli appassionati con stand enogastronomici, dj set e musica dal vivo, grandi ospiti e testimonial d’eccezione. L’accesso sarà libero e gratuito e sul Muro sarà anche allestito un maxischermo che permetterà di seguire, in diretta, la tappa Conegliano-Valdobbiadene e la prova conclusiva a cronometro. Disponibili ampi parcheggi gratuiti. Con un’avvertenza importante: le strade interessate dalla cronometro finale del Giro d’Italia Under 23 chiuderanno alle 13.30. Da quel momento in poi, circolazione vietata.

LO SPORT IN PASSERELLA A CA’ DEL POGGIO – Il mondo dello sport, e del ciclismo in particolare, si prepara a fare passerella a Ca’ del Poggio, in occasione della tappa conclusiva del Giro d’Italia Under 23. Tanti gli ex campioni delle due ruote annunciati sul Muro: da Francesco Moser allo spagnolo Alberto Contador, da Alessandro Ballan a Ivan Basso, da Flavio Vanzella a Davide Cassani e Marino Amadori, presenti rispettivamente in veste di dt azzurro e dt della Nazionale under 23. Attesi anche il campione paralimpico di tiro con l’arco, Oscar De Pellegrin, la pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico inline Silvia Marangoni e l’ex arbitro di calcio di serie A Gabriele Gava.

L’ESERCITO IN MOSTRA SUL MURO – L’Esercito partecipa agli eventi connessi con la tappa a cronometro del Giro d’Italia Under 23 con una propria area promozionale, allestita dalla 132^ Brigata corazzata “Ariete”. In mostra, accanto allo stand Esercito, ci saranno alcuni dei mezzi impiegati dai reparti della grande unità corazzata nelle attività operative contemporanee, tra cui il Veicolo Tattico Leggero Multiruolo (VTLM) “Lince” presente in due esemplari. Il Giro d’Italia Under 23 si inserisce in pieno nelle commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra, cui l’Esercito partecipa con varie iniziative sul territorio che potranno essere conosciute presso lo stand della Brigata “Ariete”. Allo stesso tempo, il personale militare sarà a disposizione per illustrare con materiale foto e video le principali attività della Forza Armata e fornirà ai giovani visitatori che ne faranno richiesta le informazioni sulle diverse opportunità formative e professionali offerte dall’Esercito.

UNA CRONO RIVOLUZIONARIA – L’hanno definita crono in “Real time”. E’ la grande novità introdotta dall’edizione 2018 del Giro d’Italia Under 23. La prova contro il tempo che sabato pomeriggio, sul Muro di Ca’ del Poggio, chiuderà la rassegna rosa avrà caratteristiche rivoluzionarie. I migliori venti corridori della classifica generale non partiranno infatti, come di consuetudine, a intervalli fissi, ma prenderanno il via in ordine di graduatoria, con un intervallo di tempo equivalente al distacco in classifica. La prima a partire sarà la maglia rosa, poi toccherà agli altri corridori, secondo l’ordine di classifica. In questo modo, il primo ciclista a tagliare il traguardo sarà anche il vincitore del Giro d’Italia Under 23. Ad attenderlo, in cima al Muro, anche uno splendido trofeo in cristallo, realizzato dal maestro Marco Varisco.

IL GIRO UNDER 23 IN PILLOLE – L’edizione 2018 Giro d’Italia Under 23 è scattata il 7 giugno, con il cronoprologo di Forlì (4,7 km), e si concluderà sabato 16 giugno con la prova a cronometro di Ca’ del Poggio. Al via, 29 squadre formate dai sei corridori ciascuna. Il totale della rassegna prevede complessivamente nove tappe, per un totale di 1.191 chilometri di corsa. Quattro le regioni attraversate: Emilia Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto. Nato nel 1970, il Giro d’Italia Under 23 ha lanciato alcuni dei più grandi campioni degli ultimi decenni, da Moser a Battaglin, da Baronchelli a Pantani. Il valore tecnico dell’evento è anche testimoniato dal fatto che nove dei primi dieci classificati dell’edizione 2017 (a partire dal russo Pavel Sivakov, poi entrato nel Team Sky) sono diventati professionisti nella stagione in corso.

UNA STORIA ROSA (E NON SOLO) – Sul Muro di Ca’ del Poggio – unica salita certificata dalla Federazione ciclistica italiana – è transitato per quattro volte il Giro d’Italia: nel 2009, 2013, 2014 e 2017, quando l’ormai celebre salita di San Pietro di Feletto è stata anche sede di un Gran Premio della Montagna. La Corsa Rosa ha inoltre incrociato il Muro di Ca’ del Poggio nel 2015, in occasione della cosiddetta Crono del Prosecco. Nel 2010 l’ascesa di San Pietro di Feletto ha anche ospitato il Campionato Italiano Professionisti, che sul Muro si è sviluppato per ben 11 tornate. Sono tantissime, però, le corse ciclistiche che, nell’arco della stagione, transitano sul Muro di Ca’ del Poggio. Due, in particolare, sono ormai diventate un appuntamento fisso: la Pina Cycling Marathon, il 15 luglio, e la Prosecco Cycling, che il 9 settembre riproporrà l’originale formula finalizzata a valorizzare un agonismo di qualità che tanto successo ha incontrato nelle edizioni 2016 e 2017. Sul Muro, in occasione della Prosecco Cycling, anche la tradizionale sosta a base di Prosecco e scampi che ogni anno incanta gli oltre duemila ciclisti che arrivano da tutto il mondo per pedalare nel cuore delle colline.

ITALIA, BELGIO E FRANCIA UNITE DA UN MURO – Il Muro di Ca’ del Poggio dal 2016 è gemellato con il Muro di Grammont, il mitico strappo del Giro delle Fiandre. Proprio l’ultima edizione del Giro delle Fiandre, lo scorso 1° aprile, con la visita di una delegazione italiana in Belgio, è stata l’occasione per rinsaldare i rapporti tra gli organizzatori dei due Paesi, nella prospettiva che il gemellaggio possa generare nuove opportunità per la promozione dei territori, anche grazie alla creazione di un circuito europeo che riunisca i muri legati alla storia del grande ciclismo. In quest’ottica, il prossimo luglio, in occasione del Tour de France, verrà sancito ufficialmente il gemellaggio che, alla salita di San Pietro di Feletto e al Muro di Grammont, unirà anche il Mûr-de-Bretagne, un’altra celebre ascesa che ha fatto la storia del ciclismo internazionale.

LA PIEVE DI SAN PIETRO E IL SENTIERO DI PAPA GIOVANNI XXIII – Da Patriarca di Venezia aveva scelto San Pietro di Feletto come luogo ideale per ritirarsi in meditazione e preghiera. La memoria della sua presenza è ancora viva nei luoghi che egli frequentava. Tanto viva che a San Pietro di Feletto è sorto il comitato “Papa Giovanni XXIII”. Lo scopo? Intitolare un percorso al “Papa buono”, definendo una sorta di cammino cristiano che leghi scorci del territorio e luoghi d’arte al recupero di frammenti di vita di uno dei Papi più amati della storia. Il tutto, a poca distanza dal Muro di Ca’ del Poggio e da una millenaria Pieve visitata ogni anno da più di 7 mila fedeli.