Ad una settimana dal passaggio della corsa rosa, è stata inaugurata a San Pietro di Feletto l’opera degli artisti Valentino Moro e Nicola Moretti: ferro battuto e vetro di Murano per celebrare la salita simbolo della terra del Prosecco

La maestosità del ferro battuto e la purezza del vetro di Murano. Il Muro di Ca’ del Poggio, da ieri, è sede di un’opera d’arte che rappresenta un tributo alla salita simbolo della terra del Prosecco.

Qui, il 16 maggio, transiterà il Giro d’Italia. Sarà un tripudio di folla e di passione. E, arrivati in cima al Muro, i partecipanti alla corsa rosa non scorgeranno più la caratteristica casetta rosa, per tanti anni meta di campioni e semplici appassionati, ma un’opera d’arte che sintetizza al meglio la natura di questo territorio aspro e fecondo al tempo stesso.

Realizzata dal maestro del ferro battuto Valentino Moro, con la collaborazione del maestro vetraio Nicola Moretti e del Consorzio Promovetro di Murano, l’opera, da un lato, rappresenta la verticalità del Muro di Ca’ del Poggio e, dall’altro, esprime il legame che da sempre unisce le colline trevigiane agli orizzonti della Serenissima.

Ferro e vetro, terra e mare, si uniscono in una forma artistica rappresentata da una vite che abbraccia il Muro di Ca’ del Poggio, animato dai colori, dai gesti e dalla passione delle genti di questi luoghi.

“Una rappresentazione che va letta anche in chiave turistica – ha spiegato Alessandro Martini, direttore del Consorzio Turistico Marca Treviso, all’inaugurazione dell’opera, avvenuta ieri sera -. Marca Treviso sostiene le iniziative che nascono dal territorio e “Il Muro di Ca’ del Poggio” è diventato motivo di promozione turistica grazie alla fantasia di chi ha saputo interpretare al meglio il verificarsi di circostanze particolari, come il passaggio del Giro d’Italia”.

“Abbiamo preso una strada che si arrampica tra i vigneti e l’abbiamo trasformata in un mito. In tempo di crisi, vanno riscoperte le peculiarità del territorio: il successo del Muro di Ca’ del Poggio è il risultato di un’attenta opera di valorizzazione delle nostre colline e della loro tipicità”, ha aggiunto il sindaco di San Pietro di Feletto, Loris Dalto.

Con Martini e Dalto, all’inaugurazione dell’opera del maestro Moro, c’erano i sindaci di Valdobbiadene, Bernardino Zambon, e di Conegliano, Floriano Zambon. E c’era Carlo Antiga, presidente della Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, realtà da sempre vicina al mondo dello sport e della cultura, che ha sottolineato “il legame che unisce il territorio, la vite e il ciclismo: la fatica. Ma anche la soddisfazione per i traguardi raggiunti”.

La vera presentazione dell’opera sarà però giovedì 16 maggio, quando il Giro d’Italia transiterà sul Muro di Ca’ del Poggio. Quel giorno, una semplice salita tra i vigneti diventerà, una volta di più, un simbolo. Un tributo alla terra del Prosecco e alla passione per il ciclismo.

Nella foto, da destra, il sindaco di Valdobbiadene Bernardino Zambon, il sindaco di San Pietro di Feletto Loris Dalto, il sindaco di Conegliano Floriano Zambon, Nicola Moretti, Valentino Moro, il presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga, il direttore di Marca Treviso Alessandro Martini e l’assessore provinciale alla Protezione Civile Mirko Lorenzon (foto di Loris Vettoretto).monumento_b